Nasce Oro Magazine
Qual è lo spirito di questa rivista? Sarà una rivista di Cultura, Antropologia, Bellezza, Salute.
Vivere la longevità come maturazione, viaggiare in viaggi interiori verso l’essenza e la sua bellezza, scoprire le cose che contano e che possono accompagnarti ovunque e sono risorse del profondo in qualsiasi frangente della vita, dare vita alla vita.
Una rivista del senso e del bello. Uno stile di vita, oro.
Un fare anima distillando momenti di infinito e al contempo guardando la complessità del mondo...
La gioia e l’onore di annunciare una nascita.
È ciò che pervade le righe di questo editoriale.
Nasce Oro.
Si presenta fatto di pagine, parole, immagini, ha la forma cartacea di una rivista, ma è un sogno, un viaggio, persino una utopia.
Un luogo non luogo dove ri-trovarci insieme nel profondo e nel sottile delle cose che contano, quelle che non passano, quelle che maturano, quelle che niente mai può sottrarre al dentro.
Questo è l’intento con il quale abbiamo concepito Oro e poi ne abbiamo curato la gestazione.
Siamo partiti dalla inevitabile considerazione che sempre più nell’oggi, la paura del futuro, la frammentazione del sé e il perdersi del senso, sembrino avere la meglio sull’identità e sui sogni della gente, gravare sulla possibilità che ciascuno ha di incarnare la vita e fare di quella vita una realizzazione dell’inconscio meraviglioso che la anima e invece, irriducibile, nell’altrove e nel profondo, la vita continua a dare vita a se stessa, a morire e rinascere, a fare anima nelle stagioni, nelle cellule e nelle emozioni.
Allora abbiamo immaginato.
Quel che il cervello, grande traduttore del reale in percezioni, grande creatore del reale attraverso le percezioni, può immaginare, esiste, e può essere immaginato perché esiste.
Dentro, prima che fuori. E dentro è infinito. Come infinito è il vivente. Poiché vive, non è mai concluso.
Così abbiamo cavalcato l’infinito che accomuna tutto l’esistente.
Riunioni, scambi, mail, prove, grafica, immagini, bozze.
Dietro una rivista c’è un mondo immateriale e implicito, una rete che non è diversa da quella delle piante HUB della foresta, una matrice che sottende la carta stampata che ora si dà al tocco delle sue pagine.
Abbiamo condiviso l’idea che ORO sarà una rivista per compiere la piccola alchimia del diventare se stessi ogni giorno di più, anche attraverso le parole di un articolo, magari anche una sola di queste parole, che si conficchi dolcemente eppure fermamente in una delle linee di forza del campo interiore e come un piccolo magnete le riorganizzi, come una stella crei attorno a sé la sua galassia e appartenga alla sua costellazione.
Abbiamo immaginato una rivista di bellezza, che apra il cuore allo stupore dei bambini e aiuti a vivere la longevità come maturazione, che permetta di viaggiare in viaggi interiori verso l’essenza e scoprire le cose che contano, quelle che possono accompagnarti ovunque e sono risorse del profondo in qualsiasi frangente della vita.
Abbiamo sognato pagine per dare vita alla vita.
Una rivista del Tao, inteso come via e come senso, che è insieme sentire e significato.
E, visto che non c’è limite che il potere immaginativo possa incontrare, siamo giunti anche all’idea di dipanare uno stile di vita: oro.
Vivere Oro significa fare anima distillando momenti di infinito anche nella più semplice e apparentemente banale delle quotidianità.
È il segreto di una felicità intima, che non esclude nulla da sé, che può abbracciare le forze grandi delle emozioni che passano come venti sulle terre interiori e dei dolori che si abbattono come temporali, navigare i mari oscuri della tristezza, lasciarsi invadere dalla luce dell’eros che a volte fa paura, assaggiare il cosmo dentro.
Siamo resti umani di una stella, il nostro idrogeno e il nostro carbonio lo sanno.
Ma la nostra mente, a differenza di quella degli Antichi, che sapevano chiudere gli occhi, immaginare, sentire, pregare, amare, meglio di noi, sembra nell’oggi averlo dimenticato.
Allora sopraggiunge il vuoto, il nonsenso, il male moderno dell’inconsistenza di cui tutti parlano, fatto di separazione e di solitudine, sfiducia e ostilità.
Oro è allora una piccola formula, non una formula magica, ma una sciarada di parole per risvegliare la magia, tenere vivo il fuoco, non scordare il profumo della vita che inebria le narici, svoltando l’angolo della solita via.
Oro è anche un gioco.
Tre lettere e una palindrome.
Palindrome: uno dei segreti della natura. Quel che si può leggere in un verso e nel verso opposto.
Oro per invertire la prospettiva, leggere al contrario, così che la trasformazione non richieda lo sforzo persino improbo di cambiare se stessi o ancor peggio gli altri o gli eventi, ma solo il piccolo e immenso incantesimo di cambiare il verso dello sguardo, la direzione a cui gli occhi puntano.
E ci siamo detti che forse non era troppo presuntuoso provare ogni due mesi a dare alla luce una manciata di pagine che guidassero gli occhi a questa piccola rivoluzione, così che la palindrome dell’anima non smetta di essere alimentata, nutrita, coltivata.
Adesso Oro è già qui, tra le mani, negli occhi, verso l’interiore.
Buon viaggio a Voi, sulla via dell’Oro.