XVII Congresso Nazionale SIPO | CULTURA E CURA DEL BENESSERE

Premessa Può sussistere una condizione di benessere durante il decorso di una malattia oncologica? Se per benessere intendiamo il noto e vetusto costrutto costitutivo del concetto di salute definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ci imbattiamo in quella contraddizione di termini che rende inconciliabili i due poli dialettici malattia oncologica / benessere. Per chi conosce la realtà medica è questo un traguardo spesso impossibile da raggiungere. La nuova definizione presentata nel 2011 – che definisce la salute come “la capacità di adattamento e di autogestirsi di fronte alle sfide sociali, fisiche ed emotive” – rappresenta un modello più consono alla realtà, capace di contenere entrambi i termini senza reciproche autoesclusioni. Tale proposta definitoria pone al centro la persona la quale, pur se impossibilitata nella scelta e incapace di opporsi alla comparsa della malattia, può tuttavia usufruire di risorse interne/esterne e sviluppare capacità che rendano meno difficoltoso il suo percorso di malattia. Questa allora può essere sublimata e il benessere divenire reazione/ convivenza/ accettazione della stessa, come pure consolidamento delle capacità di coping e di resilienza anche in condizioni di perdita di salute. Questo nuovo e diverso modo di intendere il concetto di salute deve divenire parte integrante della formazione di ogni individuo, portandolo ad acquisire una più funzionale e matura consapevolezza del ruolo che compete a ciascuno, sia nella società in generale che nel “sistema salute”, divenendo in tal modo “cultura”. In altre parole si tratta di dare sostanza ad un nuovo e diverso paradigma, quale elemento fondante e guida di un’accresciuta coscienza (e del conseguente sapere) del curare e del prendersi cura: non soltanto della persona malata, della sua famiglia e di coloro che lo assistono, ma anche di coloro che sono chiamati a curare divenendo essi stessi oggetto di cura. Una tale cultura deve prevedere una fase di preparazione, di studio, di analisi dettagliata e di attuazione, affinché siano comprese ed acquisite nozioni trasmissibili e traducentesi in comportamenti e azioni destinate a trasformarsi in prassi consolidate della pratica clinica quotidiana. Coerentemente con tali assunti di base, in questo Congresso la cultura del benessere nella malattia oncologica muove dal riconoscimento di quei bisogni dei malati e dei loro familiari che rappresentano il benessere nella malattia, per poi snodarsi in un percorso in cui istituzioni sociali, decisori politici e operatori sanitari sono chiamati ad illustrare il contributo fattivo di cui sono portatori nel mantenimento e nell’accrescimento di quel succitato benessere. Particolare attenzione sarà rivolta a strategie ed interventi che, in linea con i cambiamenti socio-sanitari in atto, la PsicoOncologia propone quali contributi innovativi della propria specificità disciplinare. La cultura del benessere psicologico, fisico e sociale può diventare così parte integrante negli interventi innovativi di prevenzione, di promozione della salute e cura, quindi un importante strumento di protezione dello stress cronico