Pandemia, guerra, emergenze climatiche, migrazioni, instabilità economica, incertezza per il futuro: il tempo presente sembra condensare in sé un compendio dei più potenti traumi universali.
Ed è altrettanto vero che emergenze e catastrofi accompagnano da sempre la vita del mondo e l’evoluzione del genere umano.
Dunque, tanto nell’ottica di far fronte alla crisi attuale, quanto nel senso più ampio del comprendere la fenomenologia delle dinamiche di crisi e saper intervenire nell’emergenza, potendola anche trasformare in occasione di crescita, il corso offre una trattazione specifica della neurofisiologia e della psicodinamica della paura, corredata dall’esplorazione delle competenze e degli interventi di gestione emotiva nelle situazioni di crisi.
I contenuti del corso articolano in forma interdisciplinare nozioni neuroscientifiche, psicodinamiche, evoluzionistiche e antropologiche, al fine di espandere il sapere del discente, e parimenti, la presentazione di strategie di gestione della paura, ha la finalità di accrescerne il “saper essere” e il “saper fare”, soprattutto in termini di intelligenza emotiva, sia nei territori del self che nella relazione con gli altri.
La trattazione interdisciplinare e applicativa della tematica della gestione della paura nella crisi, si rivolge tanto ai professionisti della relazione d’aiuto, sia essa percorso di cura o di crescita personale, tanto a figure che abbiano a interagire con le risorse umane di organizzazioni pubbliche o private e in generale al professionista che ritenga di voler implementare la propria intelligenza emotiva rispetto ai vissuti di crisi e alle reazioni individuali e collettive che ne scaturiscono.
Il corso prevede la descrizione di strategie di operatività che ben si integrano in qualunque metodologia di lavoro o ambito di applicazione, costituendo soprattutto skills o abilità di gestione emotiva e lettura delle dinamiche reattive in stato di crisi, applicabili dunque in forma trasversale in diversi ambiti e contesti di intervento.